Attualità › Terremoto a sud di Sumatra

Terremoto e Tsunami a sud di Sumatra

tsunami Sumatra2010.jpg

26/10/2010

TERREMOTI: INDONESIA; 10 VILLAGGI SPAZZATI DA TSUNAMI Almeno 10 villaggi situati su isole isolate sono stati spazzati via dallo tsunami che ha colpito ieri le coste di Sumatra, in Indonesia. Lo riferisce il responsabile dei soccorsi. Il bilancio delle vittime è salito a oltre 100 morti e 500 dispersi.

Aggiornamento

Oltre 100 persone sono morte nello tsunami provocato in Indonesia dal sisma di magnitudo 7.7 registrato ieri al largo delle isole Mentawai, a ovest di Sumatra. Al momento risultano oltre 502 dispersi. Onde alte fino a tre metri hanno investito due villaggi costieri, sommergendo centinaia di casa. Le squadre di soccorso hanno impiegato oltre 12 ore per raggiungere la zona colpita.Il capo del centro di crisi del Ministero della Salute Mujiharjo ha dichiarato che un team medico è partito da Padang, capoluogo della provincia di Sumatra Occidentale, per l’isola per portare 200 sacchi per recuperare i cadaveri. Nel settembre 2009 Sumatra Occidentale è stata colpita da un forte terremoto di magnitudo 7,9, che ha ucciso oltre 1.000 persone e provocato danni enormi alle infrastrutture.
 

Non risultano italiani coinvolti nello tsunami scatenato dal terremoto che ieri ha colpito l’isola di Sumatra in Indonesia, rende noto la Farnesina, in seguito agli accertamenti svolti dall’Unita’ di Crisi che ha immediatamente attivato tutti i canali in contatto con l’ambasciata locale.

Lo tsunami innescato ieri in Indonesia dal terremoto di magnitudo 7,5 ha cancellato 10 villaggi. Lo riferiscono le autorità locali.

Tra i dispersi ci sono anche dieci surfisti australiani che si trovavano a bordo di un battello turistico. Alcuni battelli turistici sono stati investiti dall’onda: due si sono scontrati causando un incendio. I surfisti sono stati sbattuti dalla violenza dell’acqua nella giungla. Altri si sono messi in salvo arrampicandosi sugli alberi.

Aggiornamento

In Indonesia è salito a 113 morti e 502 dispersi il bilancio delle vittime dello tsunami che ha colpito le due isole in Sumatra Occidentale di Mentawai Pagaiselatan e Pagaiutara Mentawai, , dopo il terremoto di magnitudo 7,2 avvenuto stanotte. Il capo del centro di crisi del Ministero della Salute ha dichiarato che un team medico è partito da Padang, capoluogo della provincia di Sumatra Occidentale, per l'isola per portare 200 sacchi per recuperare i cadaveri.

Caritas Italiana si è immediatamente attivata a sostegno della Caritas locale, esprimendo vicinanza e solidarietà per l’ennesima emergenza che ha colpito il Paese asiatico. Il terremoto ha causato, secondo alcune testimonianze locali raccolte da un operatore di Caritas Italiana presente sul posto, un'onda di 3-7 metri che ha provocato notevoli danni. Le comunicazioni rimangono difficili con le isole Mentawai, più vicine all'epicentro del sisma rispetto alla città di Padang e da alcune località colpite non è stato ancora possibile avere notizie dirette. Le alte onde hanno reso per ora impossibile l'arrivo di soccorsi via mare, ma Caritas Padang ha già predisposto un primo carico di aiuti che sarà inviato domani mattina con la prima nave disponibile.

Dopo il terribile tsunami del 2004, si sono purtroppo verificate molte altre emergenze naturali in Indonesia: terremoti nel 2005 e nel 2007, alluvioni nel 2008, fino al terremoto che sempre a Padang nel settembre 2009 ha provocato circa 200 morti. Caritas Italiana è rimasta accanto alla Caritas indonesiana in questi momenti critici.

Aggiornamento

A Giava è iniziata poco prima del tramonto l'eruzione del Merapi e già arrivano notizie di feriti; sarebbero venti finora le persone ustionate dalle ceneri bollenti.

Una bambina di soli tre mesi è morta per gravi difficoltà respiratorie dovute all'inalazione di materiale vulcanico. E' la prima vittima del vulcano più attivo dell'Indonesia e uno dei dei più pericolosi al mondo.

I testimoni raccontano di un boato fragoroso durato un tempo infinito, forse 15 minuti, poi enormi pennacchi di cenere sparati in aria.
Le autorità avevano disposto l'evacuazione di undicimila abitanti, ma ad allontanarsi sono stati solo anziani e bambini; molti residenti sono restii ad abbandonare le case e le fattorie che si trovano lungo i fertili pendii del Merapi, la “montagna di fuoco”.

I vulcanologi temono che la pressione sotto la cupola lavica del Merapi possa innescare una delle esplosioni più potenti degli ultimi anni. Durante l'eruzione del 1930 persero la vita 1400 persone. Intanto, nella vicina Sumatra, si aggrava di ora in ora il bilancio dello tsunami che ha travolto interi villaggi sulle isole Mentawai.

vulcano merapi1.jpg

Vulcani MerapiIl vulcano Merapi, nell'isola indonesiana di Giava, ha cominciato a eruttare, sprigionando a tre riprese nubi e ceneri vulcaniche, mentre le autorità hanno ordinato ieri lo sgombero di circa 19mila residenti che abitano alle sue pendici. Lo hanno reso noto le autorità del Paese. "Abbiamo avvertito tre esplosioni verso le 18 (le 13 italiane), che hanno mandato ceneri fino a un chilometro e mezzo di altezza e nuvole di vapore lungo i pendii" del vulcano, ha dichiarato il responsabile della sorveglianza dei vulcani in Indonesia. Le autorità avevano alzato ieri al massimo il livello di allerta di fronte all'imminente rischio di eruzione del Merapi, 2.914 metri di altitudine.

 

Aggionamento 28/10/2010

Sumatra 2010Si aggrava sempre di più il bilancio delle vittime dello tsunami e del vulcano in Indonesia, per un bilancio complessivo di almeno 310 vittime e circa 400 dispersi dovuti all'onda anomala, nonché circa una trentina quelle dovute alla violenta eruzione del Merapi. Purtroppo dopo il terremoto di magnitudo 7,5, che ha avuto epicentro a 78 km di ovest di Pagai Sud, nelle isole Mentawai, a soli 14 km di profondità, lo tsunami è arrivato, spazzando un arcipelago dell'Indonesia occidentale e in particolare l'Isola di Pagai. Onde alte oltre 3 metri hanno in particolare duramente colpito i villaggi costieri del Pagai Meridionale. Penetrando nell'entroterra fino a 600m, danneggiando gravemente anche il centro turistico Macaronis, sul Pagai settentrionale, centro famoso per il Surf. Nonostante l'allarme tsunami lanciato dalle autorità, gli abitanti della costa non hanno avuto scampo. Diversi gli aiuti ed i soccorsi per fronteggiare l'emergenza umanitaria che va profilandosi, con molta gente che ha perso le proprie abitazioni e fatica ad usufruire di cibo ed acqua. Per far fronte all’emergenza il governo ha inviato quattro navi cariche di medicinali e cibo.

Come se non bastasse, l'Indonesia si trova a far fronte ad una seconda emergenza, la violenta eruzione del vulcano Merapi, montagna considerata sacra, alta 3000metri e posta nell'Isola di Giava, che fa parte dell'Anello di Fuoco del Pacifico. Si contano già almeno 30 morti, i più per asfissia ed ustioni, mentre sarebbero almeno un centinaio i feriti e circa 45000 gli sfollati. Per fronteggiare l'emergenza sono stati allestiti campi di raccolta per mettere a disposizione anche coperte e maschere anti fumo.