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Il nuovo terremoto in Turchia

  

10/11/2011

È salito ad almeno 7 morti il bilancio delle vittime del terremoto che è tornato a colpire ieri sera la provincia di Van, nell’est della Turchia già provata dal sisma del mese scorso da oltre 600 vittime e che ha colpito anche oltre trenta strutture pericolanti, tra cui l’albergo che ospita i soccorritori delle organizzazioni governative.

Lo riferisce la tv pubblica Trt. Le persone estratte vive dalle macerie di tre edifici durante la notte sono state 24, scrive Hurriyet online, che stima in «decine» il numero degli intrappolati.

Un vicepremier, Besir Atalay, ha riferito che la nuova scossa di magnitudo 5,6 ha abbattuto 25 edifici. Solo tre di questi 25 edifici erano abitati, ha precisato il vicepremier, dato che gli altri erano stati evacuati in seguito al terremoto del 23 ottobre. In mattinata le ricerche si concentrano attorno alle macerie di due hotel e di un edificio residenziale. Uno degli alberghi è il Bayram Hotel, molto noto in città, vecchio di quarant’anni ma ristrutturato solo l’anno scorso. Alcuni dei suoi ospiti sono giornalisti che stavano seguendo i lavori di soccorso alle popolazioni colpite dal sisma del mese scorso.

L’agenzia di stampa Dogan ha scritto che due suoi reporter sono dispersi. Nel Bayram alloggiavano anche componenti di squadre di soccorso straniere ed Š stato estratto vivo dalle macerie del Bayram Hotel anche un giapponese della ‘Association for Aid and Relief’ mentre uno è disperso. Il numero complessivo degli ospiti dell’albergo non è chiaro. La Cnn turca ha riferito che al momento del crollo diverse persone si trovavano negli uffici di una società di trasporti su bus situati sotto l’hotel.

Il sisma di ieri è stato stimato di magnitudo 5,7 dall’Usgs, il servizio geologico statunitense, e 5,6 da quello turco di Istanbul che ha localizzato l’epicentro nel distretto di Edremit, una quindicina di chilometri dal capoluogo di provincia Van. Le abitazioni crollate o inagibili nella provincia per il terremoto del mese scorso erano già state più di 8.000 all’interno di circa 5.700 edifici. Le strutture letteralmente «crollate» sarebbero almeno 860 e, secondo un sismologo intervistato in tv, i crolli di ieri sono da attribuire alle lesioni causate dal sisma del 23 ottobre. Il centro più colpito era stato quello di Ercis, a nord di Van, su un ramo del grande lago omonimo: una zona che in queste settimane era stata martoriata da oltre 2.300 scosse di assestamento di cui almeno sette di magnitudo fra 5 e 6. Con la popolazione duramente provata e costretta a vivere in oltre 40 mila tende, la scossa di ieri sera ha provocato panico e fughe per le strade. Il ministro dell’Istruzione turco, Omer Dincer, ha ritardato al 5 dicembre la riapertura delle scuole della provincia in questi giorni chiuse per una festività islamica.